Italia – una penisola da pedalare
Vent’anni e più di cicloturismo sui generis lungo le coste italiane.
La mia Marca Leone è la bicicletta Covolo da corsa che ho ereditato da mio papà. Fu il regalo che gli fece mia mamma subito dopo le loro nozze nel 1958. Lui, che era stato in gioventù un ciclista dilettante, si tenne addosso quella passione per il resto dei suoi giorni. Negli anni ’80 la fece ammodernare da un bravo telaista di Saluggia, tal Leone, che ne accorciò di un paio di centimetri il carro posteriore per tenerla aggiornata con i tempi, la riverniciò completamente di nero (era color bronzo) e ci appiccicò il suo ambizioso logo giallo con il proprio cognome, Leone appunto. De gustibus. Un giorno ormai lontano con la mia Marca Leone desiderai di correre verso sud su una strada lunga, sinuosa, in discesa perché è cosi che deve essere quando si scende verso sud. Con il mare al mio fianco e cieli nuovi sopra di me. Senza carte stradali, senza dovermi preoccupare della direzione da prendere. Terra, acqua, aria. I pedali che mulinano senza sforzo apparente, il fruscìo delle ruote sull’asfalto, il sole allegro, il blu del mare che solo a pensarci ti lava via la fatica…